Volontariato
SOCIETÀ
SOLIDALE: UN'OPZIONE POLITICA NECESSARIA
Un recupero di società civile, non un lavoro gratis
Di Dante Balbo
Saremo giudicati sulla carità, ci dice un altro brano del Vangelo: "
quando il Figlio dell'Uomo verrà nella sua gloria, con tutti i suoi angeli,
si siederà sul trono della sua gloria, e saranno riunite davanti a Lui
tutte le genti, allora il Re dirà a tutti quelli che stanno alla sua
destra: Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete quello che ho preparato per
voi, fino dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete
dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi
avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato
e siete venuti a trovarmi. I giusti chiedono: ma quanto ti abbiamo incontrato
di persona e ti abbiamo dato da bere o da mangiare o ti abbiamo vestito, quando?
In verità vi dico, ogni volta che avete fatto qualche cosa a uno di questi
miei fratelli, in nome mio (perché legati a me) l'avete fatto a me".
Il volontariato
a Caritas ha senso, se ci aiuta a crescere nella coscienza che qualsiasi cosa
facciamo, anche la più piccola, è dentro questa dimensione di
modo che poco a poco il nostro cuore cambi.
Capiamo bene come, affinchè questo accada, abbiamo bisogno di essere
aiutati, perché anche se abbiamo capito, anche se crediamo profondamente
che questo è vero, il nostro egoismo, il desiderio di affermare noi stessi
ci frena, ci blocca e ci limita. Per questo i momenti di incontro e di formazione
che puntualmente ci diamo, sono l'occasione privilegiata e che non dovremmo
mai lasciarci sfuggire, per educarci pian piano a spalancare il nostro cuore
affinchè nella nostra vita penetri la logica della carità.
La società occidentale si è organizzata più o meno coscientemente
attorno alla dialettica stato mercato. I due attori della costruzione sociale
sono quindi lo stato da una parte, organizzatore della società e controllore
dei bisogni e delle risposte sociali e, dall'altra il mercato, con le sue regole,
sempre più sovranazionali e sempre più rispondenti alla logica
del profitto finanziario, prima ancora che seguire l'andamento della produzione
vera e propria.
Negli ultimi anni il terzo settore, definito in molti modi, settore non profit,
volontariato sociale, ecc., si è imposto all'attenzione degli stati e
delle imprese, se non altro per l'imponenza del volume di affari che tratta
dal punto di vista economico e per la grande quantità di spazi di intervento
che copertine/copre. Al terzo settore oggi si aggiunge la famiglia e le organizzazioni
di famiglie che cercano uno spazio più definito nell'ambito della costruzione
della società civile.
Purtroppo la risposta degli stati spesso è quella di tentare di ricondurre
queste due nuove soggettività della società civile entro la logica
statomercato.
Ciò che la Caritas, insieme alla dottrina sociale della chiesa, rivendica
è la necessità di uscire da questa modalità di intendere
la società ridando spazio di attore co-protagonista sia al settore non
profit, sia alla famiglia.
In quest'ottica il volontariato non è un lavoro gratuito che sopperisce
alle carenze dello stato sociale, né uno slancio filantropico senza finalità
e peso politico.
Chi si unisce a Caritas per fare il volontario, può condividerne lo spirito
profondo e sceglierci per dare gloria a Dio, (vedi articolo accanto di Dani
Noris) ma può anche aderire alla nostra idea semplicemente perché
ha preso coscienza che società civile siamo tutti e che la costruzione
di una società solidale non passa né per l'abolizione del mercato,
né per l'espansione senza limiti dell'intervento dello Stato.
Oggi è cresciuta la coscienza ecologica, per cui ci sentiamo tutti responsabili
se un panda viene ucciso in Cina, ma non è cresciuta altrettanto la coscienza
sociale per cui ad esempio la presenza crescente di anziani nel nostro tessuto
sociale è una questione da risolvere mediante una diversa ripartizione
della spesa pubblica. Fare il volontario, quindi, significa superare questa
mentalità e crescere insieme agli altri verso una società più
umana.